Tritolo campione
TRIESTE – Il Tritolo è campione per la terza volta nella storia della Crese Cup. La compagine guidata dal duo Milosevic- Kraskovic si è imposta su Beat in una finale degna della manifestazione e condita da numerosi colpi di scena.
Così facendo il Tritolo diventa la squadra più titolata del torneo che si sta distinguendo, a detta dei giocatori, come il miglior evento calcistico a sette.
La finale è stata seguita da più di cinquecento persone che hanno affollato la tribunetta del campo di via Petracco dando vita ad un vero e proprio spettacolo coreografico. La finale ha visto appunto Scotto Di Minico e compagni superare la squadra di Ezio Marconi per 3 a 2, con le segnature di Giraldi e la doppietta di Maracchi da una parte e i gol di Fantina e Cermelj dall’altra.
Inaspettata dunque la vittoria degli orange dimostratisi vero collettivo sportivo. Nella finale per il terzo e quarto posto ha vinto il Moa Staff superando il Centro Revisioni Padriciano.
Emozionante lo spettacolo messo in piedi dall’organizzazione prima del fischio d’inizio del match. Swan Ritossa con i numeri di free styke, i breaker, le cheer leader e la danza sul tormentone mondiale Waka waka hanno colorato la IX Edizione della Crese d’allegria, con piroette, salti, balli, capriole e quant’ altro. Non solo calcio quindi ma anche rappresentazioni artistiche che bene integrano la dimensione calcistica con l’intento tutto contemporaneo di far vivere lo sport più bello del mondo a guisa di un vero e proprio show.
Al termine della finale si sono svolte immediatamente le premiazioni. La coppa simpatia è andata a Bryan Picciola per aver partecipato a tutte le edizioni del torneo arrivando sempre in finale. Il titolo di capocannoniere è andato a Gelsi del Centro Revisioni Padriciano. Il Tritolo ha dato alla manifestazione anche il miglior portiere, Sartori, il miglior giocatore della finale, Maracchi e il miglior giocatore del torneo, Giraldi.
La IX Edizione della Crese Cup è conclusa. L’anno prossimo sarà il decennale dalla nascita di questa creatura sportiva che sta diventando un appuntamento fisso dell’estate triestina e che sta ottenendo consensi da molti addetti ai lavori. Perderlo sarebbe un vero fallimento. Continuare a viverlo, probabilmente, un sogno.
Nicolò Giraldi
